Le funerarie o Le Tombali (titolo originale Les Tombales) è un racconto di Guy de Maupassant pubblicato per la prima volta sul famoso Gil Blas (quotidiano francese fondato da Auguste Dumont) nel gennaio del 1891 e, sempre nello stesso anno, inserito nella seconda edizione de La Casa Tellier.
Le funerarie: trama
Il celibe e mondano Joseph de Bardon sta pranzando, come di consueto, con i quattro amici di sempre. Pratico della vivace vita parigina, è solito intrattenere i commensali raccontando le sue bizzarre avventure e quella che si appresta a illustrare ha davvero dell’incredibile:
Si trovava a passeggiare nel famoso cimitero di Montmartre per portare dei fiori sulla tomba di una cara amica e, prima di andar via, scorge una graziosa donna in strettissimo lutto che s’inginocchiava disperata su una tomba. S’avvicina impietosito dalla scena e subito viene a conoscenza del triste destino della signora diventata vedova dopo un solo anno di matrimonio.
Joseph, ancora sicuro del suo fascino, decide di consolarla e presto i due diventano amanti. Ma la storia d’amore dura poche settimane e ognuno riprende le proprie vite.
Qualche tempo dopo, ritornato al cimitero, l’uomo scopre con grande sorpresa la giovane vedova accompagnata da un distinto signore dai modi galanti e protettivi. Quella dama all’apparenza così sfortunata e fragile era forse una scaltra cacciatrice di fortune? Un’amante funeraria!
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L’orgoglio nudo a tavolino
Le funerarie è forse uno dei pochissimi racconti dell’autore messi da parte. Ciononostante, si tratta di una historiette tanto breve quanto accattivante.
È un po’ ridondante ricordare come in poche righe Maupassant riesca a inserire aspetti così diversi e ben legati tra loro, ma la genialità della nota penna francese e tutta lì, nel presentare impeccabilmente gli elementi del suo essere un naturalista originale all’interno di lavori superbi.
Senza mai ripetersi, l’autore viviseziona l’impenetrabile animo umano con i suoi pregi e i suoi difetti e un banale pranzo tra amici diventa l’occasione ghiotta per esplorarlo tutto. Grazie alla narrazione ad incastro, ci immergiamo nell’intimità di un racconto, di una curiosa confidenza dai risvolti eccentrici.
Il goliardico Joseph de Bardon mette a tavolino il suo orgoglio nudo pur d’intrattenere gli altri raccontando il singolare incontro con la giovane vedova, incontro che suscita una girandola di emozioni cangianti tanto nel protagonista quanto nel lettore: tenerezza, ilarità, sorpresa, delusione.
E al centro di tutto è sempre la natura umana strana, incorporea e crudele che a volte fa carnefice e a volte vittima, a volte predatore e a volte preda.
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Le funerarie: curiosità
Nel 2001 Les Tombales diventa un cortometraggio diretto da Christophe Barratier con Lambert Wilson, Carole Weiss e Kad Merad.
Marilisa Pendino
Vi lasciamo alla lettura completa de Le funerarie: