La Signora nel Furgone (titolo originale: The Lady in the Van) è un altro romanzo breve pubblicato per la prima volta sulla London Review of Books nel 1989. Successivamente viene pubblicato come libro nel 1990. In Italia esce sempre per Adelphi nel 2003.
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La Signora nel Furgone: trama
Londra 1971. Il lercio furgone giallo della vagabonda Mary Shepherd è posteggiato in un vialetto davanti al numero 23 di Gloucester Crescent, Camden Town; casa di Alan Bennett.
È l’inizio di una strana e forzata convivenza che vede lo scrittore condividere con la vagabonda lo stesso giardino per ben diciotto anni.
Testimone, infatti, di numerosi attacchi ai danni della signorina Shepherd, da parte di giovani e ubriaconi, Alan consente di spostare ‘l’abitazione su ruote’ nella sua proprietà.
Un gesto gentile che verrà messo più volte in discussione dalla stessa persona che lo ha elargito. Vivere con Mary non è di certo una cosa semplice; è brusca, rumorosa, orgogliosa, poco incline alla gratitudine e incurante dell’igiene personale. Inoltre lo costringe a scarrozzarla per la città su una sedia a rotelle, emanando un olezzo opprimente.
I due coinquilini vivono una quotidianità fatta di scontri, eccentricità e riappacificazioni fino all’improvvisa morte della signorina Mary, nel 1989.
In quell’occasione, Bennett ha la possibilità di guardare nel piccolo e, allo stesso tempo, sconfinato mondo-furgone della donna scoprendo, sotto lo spesso strato del vagabondaggio, una vita fatta di sacrifici e di grandi delusioni.
Una storia personale
Una storia vera, personale che Alan Bennet ci racconta in poche pagine, 89; il condensato di diari ricchi di particolari, descrizioni e tematiche da approfondire.
Ormai abbiamo imparato a conoscere la scrittura bennettiana fatta di cinismo, sensibilità, umorismo e in questo racconto non può che esprimersi al meglio.
L’autore ci presenta il complicato rapporto tra vicini o, se volete, tra esseri umani. La base perfetta per storie drammaticamente buffe da raccontare ai commensali e un argomento che tutti, prima o poi, impariamo a conoscere.
Quanto è difficile vivere con gli altri? Quanto è difficile capirli veramente?
La straordinaria capacità delle persone di complicarsi la vita non ha eguali. Ed è proprio per questo che non possiamo portare avanti un’esistenza priva di relazioni anche se queste, spesso, sono le principali fonti di sofferenze e disumanità.
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Bennett accoglie la signorina Shepherd nel suo giardino per proteggerla da un mondo fatto di umanità pericolosa. Allo stesso tempo, però, è l’umanità dell’autore che rischia di diventare insidiosa a contatto con una vita altra, diversa e scontrosa; la convivenza, infatti, lo rende sempre più sofferente. Del resto, Mary è lo strano risultato di un’accozzaglia di esperienze e incontri sbagliati; difficile da gestire, da comprendere.
Eppure, quando la vita della donna si arresta, lo scrittore riesce ad addentrarsi nel suo universo nomade, portando alla luce il suo lato umano e fragile tenacemente protetto da un’apparente insensatezza. E allora tutto quello che rimane è l’originalità e l’unicità di un incontro tutt’altro che negativo.
La Signora nel Furgone: curiosità
The Lady in the Van è anche uno spettacolo teatrale, per la regia dello stesso autore. Diventa un film nel 2015, diretto da Nicholas Hytner e interpretato dall’attrice Maggie Smith.
Marilisa Pendino
La Signora nel Furgone
Autore: Alan Bennett
Casa editrice [edizione letta]: Adelphi
Anno: 2003
pp. 89