L’Immacolata Concezione (titolo originale L’immaculée conception) è un vero e proprio manifesto della rivoluzione poetica. Esce nel 1930 a Parigi per conto di José Corti ed è scritto a quattro mani dai poeti Breton e Éluard. Tra le varie immagini che arricchiscono l’opera, ci sono i disegni del pittore Dalí. In Italia la prima edizione esce nel 1968, mentre quella più conosciuta viene pubblicata per i tipi di Arcana Editrice nel 1979.
Il manifesto de L’Immacolata Concezione
La rivolta letteraria, culturale e poetica trova voce in un manifesto che i poeti André Breton e Paul Éluard costruiscono ad arte con quella particolare cifra stilistica che li caratterizza.
Un grido surrealista che esalta l’assurdo contro la costrizione delle convenzioni, della morale, dell’ordine che attanaglia l’individuo e il suo bisogno di arte.
Qui la poesia pura risolleva quei valori umani – come il desiderio, la differenza, l’erotismo – che troppo spesso rimangono nascosti; obbligati all’ombra da quel falso pudore borghese che allontana l’uomo dalla vita, condannandolo alla sopravvivenza.
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Lo scopo
Il manifesto è anche un lungo itinerario alla scoperta e alla dissacrazione dell’uomo. Si parte dalla vita, approfondendo le sue diverse fasi: concepimento, nascita e morte. Si prosegue con l’illustrazione di aspetti tanto ricercati, eppure tanto respinti come l’amore, l’eccesso e l’abitudine.
Ma qual è lo scopo dei poeti e dello stesso manifesto? Provocare curiosità. Provare che uno spirito poeticamente addestrato è in grado di produrre manifestazioni verbali paradossali e di dominare le idee deliranti senza mettere in pericolo il proprio equilibrio. Far nascere il sospetto che l’assurdo letterario possa essere interpretato come assolutamente verosimile. Così la poesia, l’assurdo, l’urlo pazzo della propria lucidità liberano la mente dal banale.
Equilibrio surrealista
Tutto è in equilibrio in questa opera surrealista che decanta l’esistenza e gli animali che la abitano: l’uomo e la donna.
La vita è solo una bizzarra commedia che obbliga il suo attore a recitare prima di abbandonare le scene, di ritirarsi per sempre. E ad attenderlo c’è solo il nulla, il silenzio prodotto dal fracasso delle convenzioni sociali. Durante il suo recitare l’uomo si circonda di vuoto e di illusioni. Solo avviandosi verso la fine si scoprirà animale in cerca di libertà.
Perché dovrà toccare la carne a lungo senza sentirla, e, quando la sentirà, sarà come le belve favolose che non pensano che alla libertà
p. 18
Tutto è inganno: il tempo, le certezze, la felicità. Per meglio sopportare questa sua effimera esistenza, l’uomo si allaccia stretto la maschera della falsità che gli altri gli hanno messo. E a mostrare l’inutilità del tutto, ci pensa la morte che si fa specchio sincero.
L’assurdo umano
Ma l’assurdo non è un’invenzione artistica, è il meccanismo malsano che guida l’essere umano da sempre. Egli allontana i più vivi desideri – considerati peccati mortali – per desiderarne altri di bassa qualità che lo rendono schiavo.
I vostri letti-gabbia e le vostre sbarre contorte, e i vostri soffitti morsi, e le vostre noci moscate e i vostri spauracchi all’ultima moda, e i vostri fili telegrafici, e i vostri voli in piccionaia […]
p. 40
La donna ha un ruolo molto importante. Con tutte le sue infinite sfaccettature rappresenta l’essenza della vita stessa; è madre, strega, amante, desiderio, innocenza, amore.
Guardati nella mia mano che mi serve per sorreggermi su tutto al mondo perché tu mi riconosca per quel che sono mia sposa bruna-bionda mia bella e mia bestia pensa a me nei paradisi la tua testa fra le mie mani.
p. 35
Se c’è speranza per l’uomo…
Ogni cosa qui è profanata – religione, amore, vita – per riportare l’esistenza alla più alta forma della sua sacralità.
Il manifesto surrealista di Breton e Éluard è inno alla vita, all’arte pura. E tutto questo è contemplato in queste pagine ricche di giochi di parola – godibili più nella lingua originale –, di mancanza di punteggiatura, di espressioni folli e irrazionali.
L’invito è chiaro: essere curiosi, liberi, essere autentici reinventandosi ogni volta, essere pazzi e buoni peccatori, essere arte pura, essere rivoluzionari, essere.
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Sfogliate pure questo libro se avete la sensazione di essere la copia di giorni tutti uguali. Sfogliatelo e capitelo o, se volete, sfogliatelo senza capire nulla e partite dal quel nulla per riempirlo di vita.
L’Immacolata Concezione: autori
André Robert Breton (1896 – 1966) è stato un poeta, critico d’arte e saggista francese. Profondamente influenzato dal Dadaismo e dall’opera L’interpretazione dei sogni di Freud, afferma che sogno e inconscio sono elementi fondamentali all’interno della civiltà moderna. Su questa base decide di fondare un nuovo movimento artistico e letterario. Diventa, così, teorico del surrealismo e contribuisce alla sua diffusione attraverso scritti e manifesti pubblicati su numerose riviste.
Paul Éluard (vero nome Eugène Émile Paul Grindel; 1895 – 1952) è stato un poeta francese e uno dei maggiori esponenti del surrealismo. Tra le sue opere: Mourir de ne pas mourir (1924); Le Livre ouvert (1941); Liberté (1942) e Poèmes politiques (1948).
Marilisa Pendino
L’Immacolata Concezione
Autori: André Breton/Paul Éluard
Casa editrice [edizione letta]: Arcana Editore
Anno: 1979
pp. 88